Il nostro Monastero è nato dalla fusione di due Comunità: Moriondo e Ferrara. Ha incominciato a pulsare di vita nel 1987, anche se la prima pietra è stata posta nel 1975.
Le due fondatrici provenienti da Moriondo: sr. Maria degli Angeli e sr. Maria della Divina Grazia hanno seguito i lavori con grandi sacrifici e amore, abitando dal 1977 in una casa vicino ai confratelli cappuccini.
Il Monastero che porta il nome “della Risurrezione” si trova a 700 mt. circa di altezza, costruito su un terreno roccioso. La bellezza del paesaggio che si ammira da quassù ci apre a spazi e orizzonti grandi. Sembra che padre Pio venendo quassù a passeggiare con i fratini diceva che qui sarebbe nato un luogo in cui tante giovani avrebbero cantato le lodi al Signore.
La costruzione è stata faticosa sia per il terreno roccioso e anche per difficoltà economiche, anche se benefattori, amici e confratelli hanno donato con tanta generosità.
Non era ancora terminata la casa che quattro giovani si sono unite alle due sorelle di Moriondo. Così scrissero le due fondatrici : ”Senza luce, con l’acqua assai precaria, abbiamo una ricchezza di gioia, di serenità che trabocca da ogni parte”.
Con l’arrivo delle 12 sorelle di Ferrara la sororità, raggiunto il n. 18, ha cominciato, dopo le inevitabili fatiche iniziali, a fiorire di nuove vocazioni fino a raggiungere il n. di 25, tanto da aprirsi alla missione: mèta la Grecia.
Cinque sorelle del nostro monastero sono partite per Syros ma dopo pochi anni per motivi di salute e per mancanza di vocazioni, hanno dovuto abbandonare i loro sogni e tornare in Italia. Siamo agli inizi degli anni 2000, anni faticosi per il monastero: alcune sorelle ci hanno lasciate per il paradiso e altre hanno intrapreso altri percorsi di vita.
La comunità si vede ridotta a poche sorelle di salute precaria e impossibilitate ad accogliere pellegrini e persone desiderose di ascolto. Con dolore, dopo aver anche ricevuto per un tempo l’aiuto di sorelle di altra nazionalità, si inizia a pensare a una chiusura che arriverà nel 2023, non senza una luce di speranza.
Infatti, grazie all’interessamento del Generale dei Cappuccini e dei frati locali, del Vescovo diocesano, la Madre Presidente italiana, il 16 gennaio, alle ore 23 circa, ha aperto le porte a noi otto giovani sorelle cappuccine arrivate dal Messico, con tanta buona volontà di inculturarci in questa terra benedetta da padre Pio.