Monastero Santissimo Sacramento

Genova

La presenza delle Clarisse Cappuccine nel territorio genovese iniziò nel 1577. Le prime sorelle furono accolte nella Chiesa locale dall’Arcivescovo Cipriano Pallavicino, il quale vide nella comunità Cappuccina, fondata nel resto d’Italia, dopo il monastero di Napoli, dal carisma di Maria Lorenza Longo, un nuovo elemento positivo di quella riforma degli Ordini religiosi avviata dal Concilio di Trento.

La comunità, fin dall’inizio, seguì la Regola di Santa Chiara secondo la riforma apportata un secolo e mezzo prima da Santa Colette di Corbie. Chiese ed ottenne le “costumanze” (usi e costumi) dei monasteri di Napoli e Roma, primi monasteri in Italia per fondazione, ancora oggi tramandate e custodite gelosamente nell’archivio storico del monastero.

Cinque furono gli spostamenti di sede e la comunità attuale oggi si trova nella collina del Righi. Da sempre le sorelle furono ben viste e ben inserite nella vita civile e religiosa della città che guardò loro sempre con rispetto e devozione fino a prendersene cura affidando la responsabilità a un gruppo di nobili.

La comunità fu molto legata anche all’Ospedale degli Incurabili, fondato da Santa Caterina Fieschi Adorno e alla Compagnia del Divino Amore del Servo di Dio Ettore Vernazza. Non fu un caso forse che alcune delle sedi lasciate dalle clarisse cappuccine nei loro trasferimenti furono trasformate successivamente in ospedali.

La storia delle prime sorelle è da ritrovarsi nel 1551 quando due nobildonne, Mariola Di Negro vedova Imperiale e Maria Salvi, costituirono l’Opera della Pietà di Gesù e Maria, istituzione che si proponeva di accogliere tutte le donne che si trovavano in condizione di necessità.

Nel 1559 una parte di esse chiese di costituirsi in clausura e da lì, poi, nel 1577 Mariola Di Negro Imperiale, alla guida del gruppo con il nome di madre Costanza, ottenne dall’Arcivescovo Pallavicino il primo monastero di “Santa Maria degli Angeli e San Bernardino” sui bastioni delle mura. Da allora, con l’aiuto dei frati Cappuccini, di tutti i religiosi e i laici della città, le clarisse cappuccine sono presenti e sorrette dalla Provvidenza.

Nel 1947 il vetusto tronco dell’antica fondazione genovese fu rivitalizzato dalla fusione con il nuovo virgulto della giovane comunità di Sanremo. Da quella data, anche per volontà dell’arcivescovo di allora, il Cardinal Giuseppe Siri, ogni giorno le sorelle dedicano uno spazio preciso di tempo all’Adorazione Eucaristica.

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